✅Lo studio, che evidenzia scientificamente l'effettivo ruolo della vitamina D sui malati di Covid-19, è stato coordinato dall' Università di Padova con il supporto delle Università di Parma, di Verona e gli Istituti di Ricerca CNR di Reggio Calabria e Pisa e pubblicato sulla rivista Nutrients. Attualmente non vi sono molte informazioni su come la vitamina D possa influire sull'insorgenza ed il decorso della malattia nota come Covid-19. Lavori scientifici hanno associato l'ipovitaminosi D a una maggiore esposizione alla malattia ed alle sue manifestazioni cliniche più aggressive.
✅Durante un periodo di follow-up di 14 giorni circa, 27 (29.7%) pazienti venivano trasferiti in Terapia Intensiva e 22 (24.2%) andavano incontro al decesso. Nel complesso, 43 pazienti (47.3%) andavano incontro a "Decesso o Trasferimento in ICU". L'analisi statistica rivelava che il "peso" delle comorbidità (rappresentate dalla storia di malattie cardiovascolari, broncopneumopatia cronica ostruttiva, insufficienza renale cronica, malattia neoplastica non in remissione, diabete mellito, malattie ematologiche e malattie endocrine) modificava in modo ampiamente significativo l'effetto protettivo della vitamina D sull'obiettivo dello studio, in modo tale che maggiore era il numero delle comorbidità presenti, più evidente era il beneficio indotto dalla vitamina D. "In particolare - prosegue -, in coloro che avevano assunto il colecalciferolo, il rischio di andare incontro a "Decesso/Trasferimento in ICU" era ridotto dell'80% rispetto ai soggetti che non l'avevano assunto".
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💪Considerando la terza
ondata in corso della Pandemia, non potevamo non condividere queste utili informazioni
con i nostri lettori, essendo infatti già noti
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